6.10.09

Paul Bush

Paul Bush è uno dei migliori animatori viventi, assoluto autodidatta nel campo della cinematografia e dell’animazione, i cui lavori sono una incredibile commistione di animazione, video-arte e profonda sensibilità emotiva. Egli nasce nel 1956 e frequenta il corso in Fine Art al Central School and Goldsmiths College di Londra ; durante gli anni ’80 scrive e dirige diversi film di corta e media durata, molto apprezzati dalla critica, ma è solo a partire dagli anni ’90 che i suoi lavori vengono ampiamente distribuiti, mostrati nei festival, programmati nei cinema e passati in televisione, portandolo alla ribalta come uno dei migliori animatori moderni. Nel 1996 fonda la sua casa di produzione, la Ancient Mariner Production, con la quale produce i suoi lavori, tra i quali vanno annoverati anche molti commercial per noti marchi inglesi e non. La sua idea di animazione è in continuo movimento: sperimenta molteplici tecniche, tra cui l’incisione su pellicola, lo stop motion e il time-lapse, senza mai ancorarsi ad una sola di esse. Essendo un autodidatta in questi campi, rimane influenzato da ciò che più attrae la sua attenzione; His Comedy (1994), suo primo film d’animazione effettivo, liberamente tratto dalla Divina Commedia di Dante Alighieri ed ispirato dalle acqueforti di Gustav Dorè; la tecnica qui usata è quella dello scratching della pellicola, voluta dall’autore per imitare lo stile che Dorè aveva usato per le sue acqueforti, ovvero l’incisione su legno o metallo. A differenza però della tecnica di Dorè, l’incisione su pellicola da un risultato differente: il colore, che varia a seconda della profondità dell’incisione e del tipo di pellicola usata. La lettura di passi della Commedia in inglese e l’uso di un ambiente sonoro molto contrastato, aumentano la cupezza che già le immagini emanano : si ha l’impressione reale dell’oscurità della selva in cui Dante si ritrova all’inizio dell’inferno, e il tremolio continuo delle immagini aiuta lo spettatore, che si viene a trovare in uno stato di rarefazione visiva dal forte impatto emotivo. In seguito, Bush realizzerà un altro film con la tecnica dello scratching, The Albatross, anch’esso liberamente ispirato ad una grande opera letteraria, questa volta The Rime of the Ancient Mariner di Samuel Taylor Coleridge. Negli anni seguenti, Bush si dedica alla ricerca di una nuova forma d’espressione, ed in particolar modo esamina e sperimenta la Pixelation ; questa forma d’animazione in stop-frame di oggetti reali, deve il suo nome ad un concetto di fantasia molto antico: deriva dall’inglese pixie (piccolo elfo), il cui significato letterale è magico, ubriaco, pazzo. Questi tre aggettivi ben si adeguano a Forniture Poetry, lavoro del 1999, realizzato proprio con questa tecnica, vera e propria padrona dell’opera, a scapito della narratività, relegata in secondo piano. In una casa abitata da fantomatici inquilini (di cui sentiamo solo un vago brusio sonoro) gli oggetti si alternano e mutano a velocità sempre più elevate, coreografando una specie di danza frammentaria. Seguendo questa nuova tecnica, ma apportando comunque delle innovazioni, Bush realizza, nel 2001, Dr Jeckill and Mr Hyde in cui il regista rinuncia agli oggetti inanimati per passare alle persone reali, ed il risultato è adeguato al tema trattato. Bush infatti, riesce a dare visualità allo sdoppiamento di persona che si svolge nel Dr Jeckill/Mr Hyde. Egli ricrea frame per frame l’omonimo film di Victor Fleming del 1941 con Spencer Tracy e Ingrid Bergman, alternando continuamente gli attori. Il risultato è folgorante, specialmente nell’ultima scena, quando l’effetto della pozione che trasforma il Dr Jeckill in Mr Hyde giunge al suo picco, e le trasformazioni si susseguono così rapidamente da sfuggire all’occhio umano. Si ha veramente la sensazione di una bipolarità mentale.

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