Hermine Freed

Hermine Freed è nata nel 1940 a New York. Ha studiato pittura presso la Cornell University e la New York University. Durante la fine degli anni '60 ha insegnato alla New York University, lavorando come editor di programma per un NYU sponsorizzando serie di libri d'arte per WNYC. Assistita dal collega Andy Mann, ha iniziato a utilizzare video ed a produrre una serie di ritratti di artisti contemporanei, a cominciare con il pittore James Rosenquist. Anche se il programma non ha rispettato gli standard di trasmissione WNYC, Freed ha continuato a produrre la serie, mostrando i nastri per i suoi studenti e in altre sedi. Nel 1972 è stata invitata a partecipare al circuito innovativo Video Invitational da Everson curatore del museo David Ross, il cui incoraggiamento portò a esplorare altri aspetti del mezzo e produrre un nuovo corpo di lavoro. Successivamente ha continuato a produrre sia documentari che opere d'arte esplorando la percezione femminile e l'immagine di sé. Arte Herstory (1974) è stato fatto, mentre lei era un artista in residence presso il Laboratorio di televisione a WNET. In seguito ha insegnato alla School of Visual Arts di New York dal 1972.
E' scomparsa nel 1998.
Arte Herstory (excerpt), 1974 è una cronologia giocosa di immagini femminili nella storia dell'arte. Hermine Freed attraverso l'utilizzo di tecniche video inserisce il suo viso o il suo corpo in varie immagini femminili di dipinti ben noti. Comincia con dipinti religiosi, mettendosi drammaticamente al posto della Vergine Maria, le sue amiche prendono il posto di angeli e di altre figure religiose. Lei è ritratta in diversi quadri, a volte in costume, e lei spesso prende una videocamera e la punta verso lo schermo, riprendendo il pubblico. Diventa ogni donna nella storia dell'arte, assume ogni ruolo, e narra le donne nella società, l'essere legati al loro tempo e le circostanze. In una sfida storica di ritrattistica femminile, contrasta le scene classiche con la sua videocamera moderna. Il dipinto finale Warhol , è una bella immagine con le facce di Freed ripetute, con colori alterati come una post-femminista moderna Marilyn Monroe.