9.5.11

Pipilotti Rist

Pipilotti Rist, pseudonimo di Elisabeth Charlotte Rist, nasce a Zurigo (Svizzera) nel 1962. È una celebre video artista di fama mondiale.
Ha studiato graphic design, illustrazione e fotografia presso l’Istituto di Arti Applicate di Vienna; successivamente si specializza in comunicazioni audiovisive presso la Scuola di Design di Basilea. Ha realizzato varie mostre in molti dei musei più celebri al mondo, che le sono valsi molteplici premi ed importanti riconoscimenti.
Attualmente svolge attività didattica come insegnante presso l’Università della California a Los Angeles (UCLA). ­
Pipilotti Rist entra a far parte del panorama artistico internazionale con video visualmente lussureggianti e installazioni multimediali che esplorano la sessualità femminile e la cultura dei media attraverso giocosi e provocatori mix di fantasia e quotidianità.
Dopo aver lavorato come graphic designer nella sua città natale, entra a far parte nella metà degli anni ’80 di un gruppo punk-pop sperimentale che prende il nome di Les Reines Prochaines, per il quale realizza alcuni dei suoi primi video lavori. Rist ha composto una serie di brani musicali su nastro che sovvertono la forma dei video musicali per esplorare la voce femminile ed il corpo in rappresentazioni culturali pop, fondendo rock con prestazioni a manipolazione elettronica.
I fiorenti interessi dell’artista svizzera in tutte le forme di produzione dei media elettronici ben si adattavano all’ondata di installazioni video emerse nel mondo dell’arte all’inizio degli anni ’90. Nel corso del decennio successivo, ha sviluppato un’estetica video che trae spunto dalla televisione e dalla pubblicità, nonché da una storia ricca di lavori video decisamente femministi. Il lavoro di Rist è stato quello di unire i temi tradizionali con l’influenza di Nam Jun Paik e l’estetica iper-cinetica. I risultati furono talmente soddisfacenti, al punto tale da esserle riconosciuto il "titolo" di video artista più importante dell’arte contemporanea.
La fantasia è il cuore del suo lavoro: le sue scene da sogno sono spesso cariche di suggestive immagini e scenari che minacciano di crollare sotto il loro stesso significato, salvato, alla fine, dal suo tocco leggero e umoristico. La prestazione volontaria di femminilità funziona, nel contesto video pop, come un utensile, un arma. Rist piace perchè riesce a dare al pubblico ciò che vuole, oscillando tra il piacere voyeuristico e immagini obbiettivamente sconcertanti.

“Ho il massimo rispetto per alcune clip di MTV”, ha affermato, “hanno da sempre un potere d’innovazione ed uno spirito di scoperta che supera realmente la video arte.” A partire dalle sue prime cassette fino ad arrivare alle più recenti multi-media installazioni, Rist ha realizzato una serie di lavori in cui si appropria di questo spirito, per i suoi fini, esplorando l’intersezione della sessualità, della tecnologia e della cultura pop.
Nel 2008 realizza una coinvolgente installazione multimediale che prende il nome di Pour Your Body Out, commissionata dal Museum of Modern Art di New York, che comprende un vastissimo atrio, con immagini in movimento alte venticinque metri, e al centro posti a sedere.
L’anno successivo realizza il suo primo film, dalle ambientazioni accattivanti e caratteristiche, intitolato Pepperminta.