8.3.10

Skip Arnold

Gregory Williams in arte Skip Arnold pone l'accento sullo spazio e come il corpo può interaggire con essso. Il suo lavoro spazia da azioni estremamente fisiche ad altre estremamente passive.
Esplora le relazioni tra sé, luogo e momento. Come se l'unico interesse fosse l'immagine, utilizzando media evanescenti, transitori, il concetto di "skip" accomuna l'intera produzione. Salta l'opera d'arte, l'atto del fare, le azioni, le scelte. Skip Arnold segue la tradizione di Chris Burden e Paul McCarthy, usando il suo corpo come fondamento evocando forme di potere e di aggressività. Esaspera il concetto di provocazione fisica: c'è una semplicità brutale nei progetti di Arnold, il rischio fisico dalla sensibilità punk. Molte delle performance di Arnold avvengono al di fuori dei confini del mondo dell'arte, trovando un pubblico in locali notturni e televisione via cavo.

5.3.10

Mediaintegrati

Contenuti prodotti dagli utenti e prodotti professionali integrati tra loro e mandati in onda on line. E' questa la sperimentazione proposta nel laboratorio di Mediaintegrati (Accademia di Belle Arti di Napoli) coordinato da Franz Iandolo. I lavori sono iniziati nel 2006 con l'apertura di un laboratorio virtuale, un blog accessibile h24, dove sperimentare forme di comunicazione digitali che portino sempre di più i media a perdere i propri confini e a liberare le capacità espressive insite nel mezzo. Attualmente in questo laboratorio si prova a costruire prodotti multimediali, in cui si tenga presente il fatto che la divisione tra chi produce contenuti e chi li consuma si sta via via assottigliando sempre più grazie anche al fatto che si tende ad usare i media, in una sorta di convergenza digitale - in maniera poco “tradizionale” - cioè sperimentando nuove vie determinate proprio dal mezzo digitale. Quindi l’intenzione è quella di accogliere i contenuti dei visitatori, ma anche rielaborarli e rimetterli nel circuito del web attraverso una “instant tv”, una finestra on line, che quotidianamente trasmetta le sperimentazioni più interessanti. L'obiettivo di riferimento di questa tv digitale non sarà per intenderci quello di Youtube, ma quello di individuare le sperimentazioni più ardite nell’integrazione dei media.
Mettere in relazione cose, persone e concetti è da sempre una delle componenti del “fare” artistico e sembra che lo strumento digitale abbia in sé caratteristiche “espressive” che nessun media in precedenza abbia mai racchiuso.
Il compito che si è imposto il gruppo del laboratorio di Mediaintegrati è di esplorare questo mondo.

Emily Richardson

Emily Richardson ha conseguito il master of Fine Art (MFA) in filmmaking presso il San Francisco Art Institute. Il suo lavoro è stato presentato in numerosi film festival internazionali: londra, New York, Edimburgo e Rotterdam ed in importanti gallerie e musei incluso Tate di Londra. "Time Frames", è anche il titolo di un libro che si ispira ad un suo film, pubblicato da Stour Valley Arts, alcuni lavori video sono distribuiti dalla LUX di Londra.

(foto: Prosthetic Aesthetics (interior) 16mm black and white . sound. 8 minutes. 1996)