3.10.09

Hanspeter Ammann

Hanspeter Ammann è nato nel 1953 a Zurigo, Svizzera, e vive attualmente tra Londra e Zurigo, dove ha uno studio di pratica psicoanalitica. Ha studiato scienze politiche e di istruzione in Svizzera dal 1976 -1979, alla “Michigan Institute of Technology “ educato all’attività psicoanalitica. Hanspeter sviluppa nel corso degli anni oltre alla passione per la psicoanalisi, anche per la fotografia e la rappresentazione video. La sua carriera artistica è datata 1979, quando ha iniziato ad esporre le sue opere a livello internazionale, e ha curato un gran numero di video, di mostre e festival in tutto il mondo. L’arte di Ammann esamina le lacune emotive, la difficoltà ad esprimere i propri sentimenti, tra le esperienze concrete, i sogni, e le immagini proprie, tra le esperienze sociali che ci dominano fin da piccoli, che sono presenti assiduamente nella nostra vita e nel nostro passato. I suoi lavori nascono dall’educazione scolastica che ha avuto, sono dei veri e propri esperimenti di didattica psicoanalitica, lui esprime la difficoltà della socializzazione e della comunicazione, nei suoi video si sviluppano in modo attento e visivamente piacevole i comportamenti sociali e l'interazione tra persone. La tematica che cerca di affrontare quindi è prettamente articolata sui sentimenti e sulla difficoltà che si ha nell’esprimerli, sulla sessualità repressa, sulle ambiguità sessuali nella difficoltà di esprimere nel quotidiano alcuni istinti, infatti il semplice abbraccio, un gesto di affetto verso un’altra persona, sono per l’artista motivo di discussione e di fare artistico. Tecnicamente i suoi video sono molto statici, le immagini sono ottenute con qualsiasi mezzo di comunicazione di massa (dalla telecamera al videofonino), i suoi attori sono spesso nudi, quindi si evidenzia ancora di più la voglia di liberarsi da tutto, come per la loro coscienza, come per i loro sentimenti, tutto registrato con una telecamera fissa che inquadra spesso tutta la figura (nuda o meno). Spesso sono dei primi piani sul viso, perché il viso è quell’ elemento che esprime da subito le nostre emozioni, le nostre sensazioni, il tutto accompagnato da un sottofondo musicale. La musica che viene usata, è una vera e propria combinazione sonora, avuta dalla registrazione di suoni dalla radio, mista ai vari mezzi di comunicazione, usando anche dei cliché di musica pop. La discrepanza tra il sonoro e visivo, le rotture familiari, i modi di lettura narrativa, spingono lo spettatore ad analizzare anche i propri limiti emotivi a risolvere le proprie paure, riuscendo a capire che ci può essere un modo di fare diverso con cui comprendere e rispondere alle situazioni affettive e comportamentali.
Le opere sottolineano il fatto che la sessualità, l’approccio alle cose e alle persone, risentono dell’influsso dei media e delle fonti culturali, che sono spesso in contrasto con le proprie esperienze di fisica e realtà sociale.
Hanspeter Ammann, attualmente con altri artisti si sta dedicando al progetto: Shangai Studio, una sorta di bar letterario e artistico, proprio nella città di Shangai.

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