6.10.09

Nick Zedd

Nick Zedd è oggi simbolo dell’underground contemporaneo e col suo film They eat scum ha inaugurato quella particolare estetica detta poi della Trasgressione. La sua era una tipica famiglia middle class americana e l’educazione che gli è stata fornita è stata quella classica fondata sui principi del cristianesimo e della buona convivenza sociale; Il suo desiderio di rottura si esprime subito ai massimi livelli, ma la sua condizione di ribelle e di disadattato gli ha sempre creato difficoltà a legare con l’ambiente circostante consentendogli di unirsi solo ad altri diversi ed emarginati come lui. Egli è anche uno scrittore e nel suo libro Totem of depraved ripercorre il suo percorso esistenziale ed artistico verso la trasgressione; in opposizione all’educazione bigotta e restrittiva ricevuta in famiglia, vive secondo i canoni di una moralità rovesciata ove la virtù consiste nell’abbattere i tabù e adattarli alla propria etica trasgressiva. Anche nei suoi eccessi, nelle sue “trasgressioni”, egli è sempre se stesso, fino in fondo; non si tratta di un personaggio costruito ad arte per il semplice gusto di stupire, di distinguersi o di affermarsi nel cosiddetto show-business, come è successo per molte rockstar. Del resto la sua perdurante marginalità è la migliore conferma della perfetta coincidenza tra le sue scelte artistiche e le sue scelte di vita. I film di Zedd rappresentano una realtà dura e spietata che si manifesta il più delle volte, sotto forma di drammatica parodia; i film come lo stesso autore sembrano manifestare una sorta di stupore attonito per ciò che gli sta intorno, per una realtà che sente irriducibilmente lontana ed estranea. Quei film rappresentano proprio la misura della sua distanza dal mondo, del suo orrore per esso, e per certe specifiche manifestazioni. Questa diversità, quest’incapacità di omologarsi ai comportamenti generalizzati causano a Zedd, anche nell’arte, un sentimento di estraneità, di esclusione. Lo stesso che quando era ragazzino scavava un abisso tra sé e gli altri. La struttura narrativa di They eat scum, lungometraggio girato in superotto nel 1979 da un giovanissimo Nick Zedd, si fonda su di una nichilista ed esplosiva miscela di punk, delinquenza giovanile, horror, melodramma familiare, il tutto immerso in un sottofondo musicale death rock e trattato in chiave di satira. Il film segue le vicende di un personaggio chiamato Suzy Putrid e della sua death rock band, la Mental Deficient; la famiglia di Suzy è tradizionalista ed ostacola le sue scelte di vita. La risoluzione del conflitto avverrà, senza mezzi termini, attraverso l’eliminazione violenta e liberatoria dell’intera famiglia, dopo di che Suzy si scatena insieme alla sua band e i loro concerti finiscono immancabilmente in risse colossali ed atti delinquenziali veri e propri. La musica dei Mental Deficient causa l’esplosione di una centrale nucleare e vent’anni dopo ritroviamo tutti i membri del gruppo, tranne Suzy Putrid , trasformati dalle radiazioni in terribili mostri animati da uno spirito di vendetta nei confrotti dei sopravvissuti alla catastrofe. Nessuna partecipazione emotiva è richiesta, ma le scene horror, con tanto di cannibalismo, e quella del topo vivo infilato a forza nella bocca di un personaggio, ottengono pienamente il loro effetto disturbante. Atre scene degne di nota sono quelle che vedono un travestito avere rapporti sessuali con un seducente barboncino, tutto riccioli e nastrini, e un uomo che invece s’intrattiene, sempre sessualmente, con un pastore tedesco. Il tutto a comporre una miscela esplosiva ed indigesta. Il cinema della trasgressione nasce così!

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