6.10.09

Dennis Oppenheim

Dennis Oppenheim è nato a Massone City, Washington nel 1938. Artista statunitense. Si forma nella Scuola di Arti e Mestieri della California e nell'Università di Stanford. Alla fine degli anni sessanta inizia una serie di opere influenzate dalla "land art" e col tempo incorpora anche presupposti della "body art" e della "performance". Nonostante la sua relazione con l'Arte ambientale, la sua opera possiede una dimensione vicina e combattiva che la distingue da quella di altri rappresentanti di questa tendenza come Smithson o Heizer, più preoccupati per gli aspetti epici e romantici. Il suo compromesso etico e politico si mette di rilievo in alcune delle sue azioni, come quella che lo portò a circondare di cani da guardia un museo, ostacolando l'entrata, o quella che gli fece seminare un raccolto che sapeva in anticipo che andava a risultare infruttuosa. Già alla fine degli anni settanta assale una serie di sculture ed oggetti simbolici nei quali riflette sul potere catartico dell'arte e la sua capacità per l'illuminare male. Tra le sue esposizioni individuali possono sottolineare quella della Kunsthalle di Basilea (1979) o quella del Kunstbunker Tumulka, Monaco (1995). Partecipò alle edizioni V e VI della Documenta di Kassel. L’universo di Dennis Oppenheim, tra i massimi esponenti dell’arte contemporanea della seconda metà del XX secolo, che, insieme a Bruce Nauman, Robert Smithson, Michael Heizer, Vito Acconci, Robert Morris e Gunther Uecker, anima quella generazione di area americana che ha contribuito a rinnovare i linguaggi contemporanei. È un artista concettuale noto per la sua attività nel campo della performance della Land Art e del video. Nel 1966 si trasferisce a New York dove realizza la sua prima mostra personale. Intorno agli anni Ottanta Oppenheim si dedica soprattutto alla realizzazione di grandi opere installative spesso nello spazio pubblico. Nel 1997 ha partecipato alla Biennale di Venezia.

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