3.10.09

Friederike Pezold

Friederike Pezold, è nato a Vienna nel 1945. Dopo una formazione artistica presso la Kunstacademie Munchen, diventa un importante protagonista della video-arte.
La sua poetica va inserita nel contesto in cui, in quanto mezzo autoreferenziale e narcisistico, il video viene adottato dai body artisti, che lo riconoscono come il mezzo più adatto alla messinscena oltraggiosa di un “teatro del se” in grado di mettere a nudo le percezioni dell’individuo, per dare voce all’esperienza personale, per provocare emozioni, rendendolo mezzo meno “tecnologico”, meno “televisivo”, più “artistico”. Nascono così video legati alle battaglie del movimento di liberazione della donna: l’inferiorità a livello sociale ed economico della donna è collegata all’effettiva ineguaglianza da lei subita sul piano del linguaggio. All’avvio delle lotte di liberazione della donna, la valorizzazione dell’esperienza privata, soggettiva e in qualche modo incomunicabile, interviene strategicamente a restituire dignità di parola a un soggetto reso invisibile dalla Storia. Nel 1971 Pezold crea il primo video dedicato all'uso femminista del mezzo elettronico, Gottin Korpertemple, in cui l’artista registra in piano di sequenza immagini di frammenti del suo proprio corpo: le singole parti sono riprese in modo che il loro lento movimento possa disegnare delle figure astratte, che appaiono così come fossero dipinte. L’interesse non è solo verso il dato psicologico contenuto in questa esplorazione di sé, ma nel fatto che la sua rappresentazione è contemporaneamente una rappresentazione delle contraddizioni relative alla sessualità, al genere, alla costruzione identitaria, e perciò alle gerarchie e ai ruoli conseguenti che operano nella società contemporanea e con cui la donna deve fare i conti prima ancora di potersi posizionare come “soggetto”. Il 4 Aprile 1977 Pezold crea Radio Freies Utopia: una televisione controllata direttamente dall'utente (generata da un registratore collegato ad un monitor). L'artista intende sottolineare così la possibilità concreta di un utilizzo radicalmente diverso del mezzo di comunicazione (la televisione), in cui l'utente partecipa fattivamente alla produzione degli eventi televisivi, e che si scontri con la televisione monopolizzata dallo stato : “Produco e trasmetto per radio ciò che voglio" - ha dichiarato Friedrike Pezold- "comunque ed ogni volta che voglio, per attuare Utopia - libertà in primo luogo - seguendo il seguente motto: il meno è più, e/o la qualità è preferibile alla quantità". Radio Freies Utopia è suddivisa in trenta canali, tra cui: 'No.7: 'hans im glück’, 'No.11: 'radio freies papua', 'No. 24: 'radio freies mafia', 'Nr. 27: 'das neue ensemble der frau anna. Nel 1995 Pezold fonda a Vienna il primo museo dedicato alla video-art e body-art.

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