30.6.11

Stefanos Tsivopoulos


Stefanos Tsivopoulos è nato a Praga nel 1973, vive e lavora ad Amsterdam e ad Atene.

Attivo dal 2005 partecipa a mostre in tutto il mondo, ma soprattutto in Grecia, Paesi Bassi, Italia e Turchia con esibizioni come "Amnesiland" e "Lost monument", collaborando anche con molte realtà artistiche come il Platform Garanti ad Istanbul, IASPIS a Stoccolma e il Rijksakademie van beeldende kunsten ad Amsterdam.
Filo conduttore della sua ricerca espressiva è interrogarsi su come la memoria collettiva prenda forma attraverso le immagini prodotte, e come l’immaginario contemporaneo stia codificando la storia attuale. Autore sopratutto di video, Tsivopoulos indaga la doppia valenza dell’immagine, sia documentaria che artistica. Partendo dall’esplorazione di archivi storici e servendosi del linguaggio cinematografico per scoprire quali sono le immagini depositate nella memoria collettiva, l’artista le estrapola dal loro contesto per indagare il valore assoluto del documento per la società. Nascono così nuove storie che inevitabilmente mettono in discussione la validità dei documenti stessi, mostrandoci in chiave spesso enigmatica come essi non siano altro che il racconto di chi li tramanda.

"Al centro della mia pratica artistica stanno la ricerca, la collezione e l'analisi di foto d'archivio, cinegiornali, archivi filmici e altre immagini storiche che fanno parte della nostra memoria collettiva. Estrapolati dal loro contesto storico, questi documenti sono utilizzati nel mio lavoro in un senso opposto al loro scopo originario: essi vengono dispiegati per raccontare una storia nuova.
Il fulcro del mio lavoro è il presupposto che è più importante "il modo" in cui una storia è raccontata piuttosto che la storia in sé. L'origine della storia in quanto evento vero o non vero è secondaria rispetto alla capacità dell'immagine di creare emozioni genuine e tralasciare i fatti." Stefanos Tsivopoulos

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