28.12.09

Chris Marker

Chris Marker (pseudonimo di Christian François Bouche-Villeneuve; Neuilly-sur-Seine, 29 luglio 1921) è un regista, fotografo e scrittore francese. I suoi film più celebri sono La jetée e Sans soleil.

Segue i corsi di Filosofia di Jean-Paul Sartre e ottiene una laurea. Durante la Seconda guerra mondiale si unisce alla Resistenza come paracadutista. A questo periodo risale il suo soprannome "Marker". In seguito è impiegato nell'UNESCO, tale lavoro gli permette di viaggiare molto. Visita numerosi paesi socialisti, e riversa ciò che vede nei suoi film e nelle riviste per le quali collabora.

La fama internazionale è venuta con il cortometraggio La jetée (1962), che racconta degli esperimenti scientifici per effettuare dei viaggi temporali in un mondo post-apocalittico. La forma del film è un montato di immagini fisse, ne risulta una sequenza di "fotografie" che gli conferiscono un'atmosfera particolare e sconcertante. Insieme al commento sonoro della voce fuori campo, frequentemente utilizzata, l'autore riesce straordinariamente a risvegliare le emozioni, mettendo in evidenza il suo grande talento letterario. La jetée ha ispirato il regista Terry Gilliam per L'esercito delle 12 scimmie.

Nel 1982 realizza Sans soleil, un documentario alternato a parti di fiction, con un commentario filosofico. Questa miscela crea un'atmosfera di sogno seppur avvicinandosi al genere scientifico. I temi principali sono il Giappone, la memoria e il viaggio. Il titolo del film è preso da una serie di canzoni di Modest Mussorgsky.

Chris Marker è l’esponente di punta di un cinema estraneo a ogni moda passeggera e a ogni compromesso commerciale. Dall’esordio sul finire degli anni ’50 sino ai giorni nostri, Marker ha sviluppato un linguaggio cinematografico in continuo rinnovamento, dal cine-romanzo a immagini fisse di «La jetée», al pamphlet di contro-informazione politica («Loin du Vietnam» e «Le fond de l’air est rouge»), alla tecnologia digitale con il cd-rom «immemore». Nel tempo Marker ha affinato l’arte del filmsaggio: affascinante incrocio di riflessione filosofica, immagine documentaria, found footage, tecnologia digitale e materiale d’archivio. L’immaginario markeriano è formato da una memoria iperattiva alla continua ricerca di referenti simbolici e di assonanze spirituali, come quelle instaurate nel corso degli anni con Andrej Tarkovskij e Akira Kurosawa. Grande viaggiatore, o per usare un termine a lui caro, instancabile globe-trotter, il regista francese offre con i suoi film-saggi dedicati all’Africa, al Giappone, alla Siberia, inediti spunti di riflessione. Figura rappresentativa della Nouvelle Vague, promotore del cinema militante, sperimentatore tecnologico, autore-simbolo di un film-saggismo nel quale si può ragionevolmente riporre il futuro del cinema di nonfiction, Chris Marker è un autore la cui scoperta è in grado di modificare la chiave di lettura del cinema degli ultimi quarant’anni.

Chris Marker ha continuato la sua produzione fino ai nostri giorni. Vive attualmente a Parigi senza concedere interviste e coltivando il mistero che circonda il suo personaggio.

Nel 2004 viene proiettato al Centre Pompidou il suo film Chat perchés, che ha come protagonista il graffito di M. Chat, un gatto comparso qualche tempo addietro sui muri di Parigi ed Orléans.