21.6.12

Salvatore Manzi

Salvatore Manzi nasce nel 1975 a Napoli.
Con tesi in storia dell’arte “Assenza dell’autore nell’opera d’arte contemporanea” con la prof.ssa Adachiara Zevi consegue a pieni meriti il percorso accademico presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, specializzandosi in Pittura.
Interessato fin dagli esordi all’iniquità del sistema e del mercato dell’arte dal 1999 al 2002 intraprende un difficile percorso di azzeramento creativo. Prende parte e favorisce diversi collettivi, atti a sviluppare processi di spersonalizzazione artistica, singolare risulta la ricerca che l’artista affronta nel progetto “Zak Manzi” che mette in discussione il ruolo della firma e della produzione nel prodotto artistico.
In seguito si volge ad una ricerca più ampia e nei suoi lavori, compaiono numerosi riferimenti al disagio sociale, alla psichiatria, alla politica, alla libertà d’informazione.Noto in tempi remoti con lo pseudonimo "Zak'', dal 2005 si riappropria del suo vero nome, che allora lo percepiva troppo meridionale, per poi diventare espressione di un’appartenenza da rivendicare, poiché l'artista afferma in una sua citazione -''il mio lavoro non può prescindere dal contesto in cui vivo, anzi ne è espressione”.
Nel 2006 si converte alla fede evangelica e la sua ricerca si infittisce di contenuti spirituali, la pittura in particolare diviene indagine iconoclasta andando a recuperare primitive modalità di scrittura. Dal 2007 è docente di Videoinstallazione presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e direttore artistico della Phoebus Edizioni.
Vive e lavora a Napoli.

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