19.6.12

Peer Bode


Peer Bode è un professore di Video Arte e Co-Director/Founder dell’Institute for Electronic Arts (IEA). Si è avvicinato al mondo dell'elettronica grazie a suo padre Harald Bode (uno sviluppatore del primo sintetizzatore modulare audio) col quale ha lavorato nel mondo del cinema fino agli anni ’70. Ha ricevuto un dottorato in Lettere ed una laurea in Cinema presso la State University of New York a Binghamton ed un M.A.H. in Video dal Center for Media Studies presso la State University di New York a Buffalo. Gestisce corsi di Electronic Arts che danno agli studenti l'opportunità di sperimentare sistemi elettronici contemporanei che estendono i domini del video tradizionale a nuovi media elettronici, inclusi: video digitale, electronic cinema, audio digitale, immagine multimediale on-line e trasmissione del suono.

All'Experimental Television Center di Owego, New York, ha lavorato come coordinatore collaborando con artisti ed ingegneri nella costruzione di prototipi di strumenti di imaging, continuando così il suo impegno per la “tool expansion” (espansione dello strumento) e per il “personal studio making " (compimento di uno studio personale). Riconoscendo i limiti imposti dai designer di tecnologie industriali e di consumo, Bode ha cercato di esternalizzare "il codice nascosto e le strutture di controllo" del segnale video. Le sue produzioni indagano la semiotica e la fenomenologia del mezzo, in particolare attraverso la sintesi di segnali audio e video.
I suoi elaborati sono stati esposti al “Monitor 94, International Video and Audio Festival”, Göteborg Art Museum, Valand Art Academy (Svezia), "The II Biennial International Film Festival" a Medalin (Colombia), "The 1987 Biennial Exhibition" presso il Whitney Museum a New York, "Project: Video XXVIII" al Museum of Modern Art di New York. Il suo lavoro è riportato su "Iteration: the New Image", un libro/catalogo pubblicato dal Center for Photography di New York, ed in parte sul catalogo dell'European Media Art Festival 1993 a Osnabruck, in Germania. Un'intervista tra lui e Cheryl Jackson, "Early Digital", è stata pubblicata nel catalogo dell'European Media Art Festival 1994.

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