6.10.09

Mike Kuchar

Mike Kuchar è nato nell’agosto del 1942 a New York, pittore insieme al fratello gemello George Kuchar incarnano la figura di registi impudenti, fantasiosi, riconosciuti come i pionieri del cinema underground e creatori di quell’estetica pop e trash che influenza registi quali Andy Warhol e J. Waters. Sfidando qualsiasi convenzione di qualità e buon gusto, realizzano un cinema-shock ora folle e parossistico, ora stilizzato e sperimentale. A condizionare il loro cinema è anche la loro storia, la loro condizione familiare; difatti quando erano ancora giovanissimi hanno vissuto a contatto con la terribile realtà del Bronx, la madre era una casalinga ma il padre incarnava la figura di un uomo rude e virile al tempo stesso, che girava nudo per casa e spesso creava situazioni di grande disagio (era solito lasciare liberamente in casa materiale pornografico). Per fuggire a tutto questo, Mike Kuchar viveva in solitudine rifugiandosi spesso nella vecchia sede di un teatro. Se l’adolescenza di Mike fu fortemente segnata, egli trovò una via d’uscita grazie alla video arte, tant’è vero che spesso alle feste o semplicemente a casa di amici mostrava i suoi lavori. Nel film Night of the bomb, la bomba è utilizzata come veicolo espressivo di effetto visivo vero e proprio (si trattava di una sorta di effetto speciale con l’intento di colpire l’occhio e l’attenzione dello spettatore) e come medium che traduce nei termini più cruenti e diretti il conflitto tra gli uomini. Il film termina con una terribile ed allo stesso tempo, spettacolare esplosione. I primi film, girati in 8mm sono in gran parte frutto dell’improvvisazione, stimolata dalla povertà di mezzi, ad esempio, Screwball (1957) è concepita come un’unica scena d’amore senza intermezzi creando quindi difficoltà nell’interpretazione narrativa. The Thief and the Stripper (1959) tende al melodramma: un artista uccide la moglie ed in seguito s’innamora di una spogliarellista che a sua volta s’innamora di uno scassinatore. Il film si conclude con la morte violenta dei protagonisti e con un colpo di scena: la spogliarellista è la sorella della moglie assassinata. La vita quotidiana, diventa parte integrante dei film di Mike Kuchar, che ne manifesta gli aspetti più nascosti.
Oggi dimenticati, questi film, sono quanto di più radicale che il cinema «alternativo» abbia conosciuto.

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