21.2.13

Alex Rivera

Alex Rivera (nato a New York City 1973) è un regista statunitense specializzato in film su lavoro, immigrazione e politica. Rivera nasce nel 1973 a New York. Suo padre è un immigrato peruviano e sua madre è una cittadina americana. Cresce nel New Jersey in un ambiente multiculturale, ben presto mostra interesse per il cinema, media digitali e Sci-Fi. Egli è ben noto per il suo lavoro Sleep Dealer che ha debuttato al Sundance Film Festival 2008. Nello stesso anno, gli è stato assegnato il premio del Prize Alfred P Sloan Feature e il premio Waldo Salt Screenwriting. Rivera nel 1995 ha frequentato il Hampshire College, ha studiato inoltre Scienze Politiche e teoria dei media. Egli è anche un’artista dei media digitali e regista a New York. Il suo lavoro è incentrato molto su questioni politiche, di migrazione, di razza e di genere della comunità Latina. Grazie alla sua conoscenza ed esperienza in cinematografia egli riesce a dare al linguaggio forma di satira e umorismo per migliorare la comprensione da parte della comunità latina all'interno delle varie comunità anglosassoni, questo concetto possiamo trovarlo sul lavoro di un falso documentario dal nome "Un giorno senza messicani". Negli ultimi dieci anni, Rivera ha lavorato per far conoscere due realtà parallele, la globalizzazione dell’informazione attraverso internet e la globalizzazione delle famiglie e delle comunità attraverso la migrazione di massa. Rivera, cattura il processo di migrazione e i cambiamenti sociali degli immigrati, al fine di essere considerato un modello di cittadino americano. I suoi film creano un grande impatto sulla comunità Latina per il realismo con cui rappresenta i personaggi. Essi stabiliscono una relazione con il pubblico, e non solo della comunità latina ma di tutti coloro che hanno esperienza da disumanizzazione nei paesi ospitanti. Rivera vuole che i suoi telespettatori capiscano che il "sogno americano, è di cinque minuti nel futuro, in cui c’è un rapporto tra tecnologia e una serie di questioni politiche. Usa la tecnologia per mostrare la disumanizzazione dei migranti e sempre attraverso la tecnologia si impegna di far nascere un senso di umanizzazione. Alex Rivera ha fatto film sul tema del lavoro, immigrazione e la politica del 1990. Alcuni dei suoi lavori sono stati visti come finti documentari e opere che illustrano le lotte transnazionali degli immigrati. Il lavoro di Rivera diffonde, appunto, gli ostacoli degli immigrati in lotta per l'integrazione negli Stati Uniti. I film sollevano interrogativi "sul lavoro degli immigrati come merce mobile e il rapporto di questo bene per l' accumulazione di capitale". Rivera illustra anche come gli immigrati usano il dollaro americano per invertire lo sfruttamento degli Stati Uniti nelle città natale degli immigrati. Tra i suoi film troviamo anche critiche alla politica americana sull'immigrazione disumanizzata degli immigrati per il loro lavoro, e la critica sulla globalizzazione economica neoliberista attraverso esempi futuristici. Il film più importante di Rivera per criticare le politiche statunitensi in materia di immigrazione attraverso esempi futuristici è stato "Sleep Dealer". Rivera dice di usare influenze come" Star Wars "e" El Norte "per esprimere le lotte degli immigrati. In un’ intervista Rivera traccia un parallelo ed esprime gli Stati Uniti come l'Impero Galattico e le vittime delle immigrazione statunitense e le politiche economiche come le Forze Ribelli.


Sleep Dealer, Alex Rivera director

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