21.2.13

Marina Abramović


Marina Abramović è un'artista serba, nata a Belgrado il 30 novembre 1946. Il suo lavoro esplora la relazione tra esecutore e pubblico, i limiti del corpo e le possibilità della mente.Attiva nel campo della body art, utilizza da sempre il proprio corpo sia come mezzo sia come soggetto. Infatti è una delle primissime autrici di performance art e che continua a produrre tutt'oggi. Si dedica ad opere che riutilizzano le azioni più quotidiane,come lo star seduti o pensare, che sono fondamentalmente espressione di un unico stato mentale. Marina Abramović ha sempre messo alla prova i propri limiti fisici e mentali sopportando dolori e torture, correndo rischi alla ricerca di trasformazioni emotive e spirituali.Dal 1992 tiene workshop, conferenze, mostre personali e collettive in tutto il mondo, fino a vincere nel 1997 la Biennale di Venezia con l'esecuzione di Balkan Baroque.Marina Abramović ha grattato e pulito per otto ore al giorno una montagna sanguinolenta di ossa di animale, cantando litanie e lamenti, tra video che celebravano la sua appartenenza ad un paese dilaniato dalle guerre. Azioni fondate sulla capacità di tollerare ogni sorta di umiliazione, paura e fatica.Art must be beautiful, 1975"L'arte deve essere bella, l'artista deve essere bello"In questa esecuzione Marina si spazzola i capelli per un'ora e contemporaneamente si pettina, ripete l'atto arrivando a sfregarsi il volto e a rovinarsi i capelli.Freeing the body, 1975Si avvolge la testa in una sciarpa e inizia a muoversi a ritmo di un tamburo africano, balla finché non è completamente esausta e cade a terra; l'esecuzione dura otto ore.The Abramovich method, 2012La performance ha luogo a Milano, e coinvolge il pubblico, che è guidato e motivato dall'artista a vivere e sperimentare le sue installazioni interattive. La performance consiste nell'entrare nel mondo del silenzio, lontani dai rumori, rimanere soli con se stessi e allontanarsi per poche ore dalla realtà; un'esperienza fatta di buio e luce, percezioni spazio-temporali alterate, assenza e presenza.


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